LASCIARSI TRASFORMARE DAI FIGLI: secondo giorno di lavori

Un sole imponente che sorge al mattino ci sembra un segno di prosperità e nuova luce, epilogo della tragedia rappresentata al teatro greco. È questo lo sfondo che ha accompagnato l’inizio della seconda giornata del convegno.
La relazione di apertura del Professore Santo Di Nuovo ha offerto interessanti spunti di riflessione sui fattori trasformativi di rischio di una coppia che diventa una coppia genitoriale.

L’intervento di Margherita Spagnuolo Lobb ha inquadrato la dimensione trasformativa della funzione genitoriale nello scenario storico-sociale attuale della post (post) modernità, caratterizzata sempre di più dall’assenza di confini, dalla solitudine  e dalla desensibilizzazione corporea e quindi emozionale. Nell’ottica epistemologica della complessità e del caos, la risposta della psicoterapia della Gestalt alla “caduta degli dei” è rappresentata dal fiducia nell’autoregolazione che emerge dallo sperimentare il contatto con l’altro nella pienezza dei sensi.  L’estetica diventa il mezzo comunicativo capace di curare l’anedonia e l’analfabetismo emozionale; la relazione costituisce così la culla dell’umanità fragile e disorientata. La sfida sembra essere rappresentata dallo stare con le “proprietà” del campo fenomenologico, nell’esperienza che nasce al confine di contatto e dalla possibilità di orientare l’interesse in ciò che conduce verso il futuro intenzionale, il futuro immediato a cui il nostro sentire olistico tende, piuttosto che in ciò che ha causato il disagio.

…tu sei per me calore, inferno, paradiso, alba e tramonto

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Convegno con il prof. Umberto Galimberti: ultimo giorno

La seconda giornata del convegno organizzato dall’Istituto di Gestalt HCC Italy, presso la sala conferenze del museo “P. Orsi” di Siracusa, ha avuto come tema “Dioniso e la follia”. Introdotto dalle sollecitazioni teoriche della dott.ssa Margherita Spagnuolo Lobb (direttore dell’Istituto) e del dott. Gianni Francesetti (didatta dello stesso Istituto), il prof. Umberto Galimberti ha incantato il numeroso pubblico con una relazione magistrale , dotta e coinvolgente. Ha parlato del dualismo ragione-follia spiegando come – a partire dalla mitologia greca – esista un sottile filo che unisce il divino, il caos e l’amore. Al di lá del bene e del male, al di lá della razionalità e dell’etica condivisa, l’innamoramento é un elemento trasformativo. Solo attraverso la “follia” dell’amore si ottiene un cambiamento. Proprio ciò che accade all’interno dell’esperienza terapeutica.
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La giornata di studio si é incentrata nel tema sviluppato da Galimberti attraverso un interessante dialogo tra i professori Piero Cavaleri (Istituto di Gestalt HCC Italy), Santo Di Nuovo (Università di Catania) e Giuseppe Craparo (Università Kore di Enna). A chiusura del convegno, le riflessioni scaturite dai lavori di gruppo coordinati dai didatti della Scuola di Specializzazionein Psicoterapia della Gestalt dell’Istituto.
Arrivederci a presto Umberto!!!

News dal convegno con il prof. Umberto Galimberti: Primo giorno

IMG_0358Il prof. Umberto Galimberti, ospite a Siracusa dell’Istitutp di Gestalt HCC Italy, parla di “Prometeo e la tecnica”, sullo sfondo delle Rappresentazioni Classiche del Teatro Greco di Siracusa.
Il convegno è inserito nel percorso formativo della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia dell’Istituto di Gestalt HCC Italy, diretto dalla dott.ssa Margherita Spagnuolo Lobb.
Sono intervenuti al convegno anche il dott. Fernando Balestra, sovrintendente dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico, il prof. Santo Di Nuovo, Università di Catania, il prof.  Giuseppe Craparo, Università di Enna, i dottori Gianni Francesetti e Piero Cavaleri, docenti dell’Istituto di Gestalt HCC Italy.

Ecco alcuni scatti che hanno accompagnato l’evento:

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Il convegno continua oggi con la relazione su “Dioniso e la follia” del prof. Galimberti e gli interventi di Gianni Francesetti e Margherita Spagnuolo Lobb su “Dalla tecnica come sfondo alla follia come figura”; nel pomeriggio, gli interventi dei professori Santo Di Nuovo, Piero Cavaleri e Giuseppe Craparo che declineranno in termini clinici e didattici la relazione mattuttina.

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