Una vita che merita un romanzo

Oggi a Palermo, per la beatificazione di Padre Pino Puglisi, sono attese 100.000 persone.
Vogliamo dedicare lo spazio di oggi al ricordo di un uomo che ha testimoniato con la sua esistenza il valore fondante e formativo della relazione e dell’accoglienza.
Padre Puglisi è stato ucciso per il suo impegno a dimostrare concretamente, in quartieri permeati da una cultura mafiosa, la possibilità di creare bellezza dal dolore e dalla sofferenza con un’esistenza fatta di lavoro onesto, di solidarietà e di fiducia nell’altro.
Era un “maestro” nelle relazioni. Senza parlare di religione o di Dio, nel primo momento dell’incontro con l’altro non dava consigli e introietti aprioristici.
Attribuiva un valore primario all’ascolto profondo convinto che bisognava dividere a lungo il “pane e il vino” , costruire un ground relazionale prima di qualsiasi possibilità di cambiamento.
Sapeva usare parole semplici e immediate con una spontaneità e un’autenticità disarmanti.
Dopo il tempo dell’ascolto, con l’arte maieutica di fare emerge le risorse profonde che albergano nell’animo di ognuno e nel rispetto dei modi e del tempo “giusto” dell’altro, proponeva l’inserimento in una vita comunitaria fondata sull’apertura  al dialogo con gli altri e sulla ricerca del senso della propria esistenza.
“Sì, ma verso dove?” era una delle frasi preferite di Padre Pino Puglisi. Verso dove vogliamo che vada la nostra vita? Qual è il senso dell’esistenza?
“Ognuno di noi – diceva – sente dentro di sé una inclinazione, un carisma. Un progetto che rende ogni uomo unico e irripetibile. Questa chiamata, questa vocazione, è il segno dello Spirito Santo in noi. Solo ascoltare questa voce può dare senso alla nostra vita”. Bisogna cercare di seguire la nostra vocazione, – concludeva “3P” – il nostro progetto d’amore. Ma non possiamo mai considerarci seduti al capolinea, già arrivati. Si riparte ogni volta. “Venti, sessanta, cento anni…la vita. A che serve se sbagliamo direzione? Portare speranza e non dimenticare che tutti, ciascuno al proprio posto, anche pagando di persona, siamo i costruttori di un mondo nuovo”.
L’Istituto di Gestalt HCC Italy che propone un modello e una formazione fondati sul valore della relazione, sull’importanza di un presente che dia un senso ad una progettualità e direzione futura, impegnato a promuovere nel territorio i valori di un’apertura individuata e creativa alla società, è particolarmente vicino ad un evento che celebra tutto questo.
La sede di Palermo vuole condividere oggi il vissuto di orgoglio e di fierezza nell’appartenere ad una città piena di contraddizioni e problematiche ma feconda in coraggio e possibilità di bellezza.
L’esistenza di Padre Pino Puglisi è per noi sostegno e conforto nel portare avanti la nostra tensione inesausta alla promozione del dialogo e dell’accoglienza come promotori di consapevolezza esistenziale e di crescita.
GRAZIE  “3P”!
                                                                                                                 Teresa Borino

1 commento su “Una vita che merita un romanzo”

  1. Grazie Teresa che ci hai ricordato questo giorno importante. E’ a uomini come questo che bisogna rivolgere il proprio pensiero se si vuole essere vincenti contro ogni tipo di male!

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