Aspettando il convegno con Umberto Galimberti.. Laboratori Esperienziali

Il tradizionale convegno organizzato annualmente dall’Istituto di Gestalt HCC Italy, in occasione delle rappresentazioni classiche presso il teatro greco di Siracusa, costituisce un tempo e uno spazio di apprendimento e di incontri.
Il primo fine settimana di giugno, ormai da anni, rappresenta per lo staff didattico un momento importante di studio ma anche di incontro e di dialogo. Cresciuti, sostenuti ed orientati nella loro professione dal valore del contatto e dell’esser-ci con, i didatti e gli allievi didatti dell’Istituto vivono i giorni prima del convegno con eccitazione per l’opportunità di crescita elicitata da ogni co-creazione relazionale.
Momenti significativi e vitali dei convegni organizzati dall’Istituto sono i laboratori esperienziali, spazi di riflessione ed espressione di sé, che Margherita Spagnuolo Lobb considera, da sempre, un aspetto formativo fondamentale dei congressi organizzati dall’Istituto che dirige.
Ai partecipanti è offerta la possibilità di ritrovarsi in piccoli gruppi condotti dai didatti e dagli allievi didatti per elaborare e condividere pensieri, vissuti ed emozioni attraversati nell’ascolto degli interventi in plenaria. Un componimento dialogico alla ricerca di una buona forma.
La coerenza con i principi teorici della psicoterapia della Gestalt si mantiene così anche nel modo in cui il convegno è organizzato, che vuole favorire l’essere pienamente presenti al confine di contatto, la fiducia nella critica costruttiva come generatrice di buone forme, la flessibilità e la possibilità di una leadership liberamente fluttuante in cui ad ognuno sia data la possibilità di esprimersi e di esser-ci.
 

1 commento su “Aspettando il convegno con Umberto Galimberti.. Laboratori Esperienziali”

  1. Solo nell’innamoramento e nella bellezza del sentire hai un futuro….!
    Che meraviglia “vedere e ascoltare” il Professor Umberto Galimberti,con
    quella postura da pensatore….è come il pane profumato,croccante,caldo
    appena sfornato,piuttosto duro ed impossibile da addentare solo poche ore
    dopo……Ho trascorso dei meravigliosi giorni,riflettendo sulla nostra epoca del “digito ego sum”,della decadenza del linguaggio ,del pensiero, dell’invito gestaltico a “sentire” per dirla alla “Santo Di Nuovo”:meno parole,piu’ corpo,
    del venir meno del desiderio dell’eccitamento e della difficoltà ad indossare
    vesti differenti….che fatica per noi “narcisisti”. Nel gruppo esperienziale mi sono fatta attraversare da mia figlia e dal desiderio dell’alterità,ho ripetuto silenziosamente piu’ volte:”mia figlia è altro”,però vorrei che questi nuovi pensieri s’incidessero realmente nel mio sfondo e nell’intenzionalita’ del mio sentire e diventassero domani una forza di rinnovamento.Grazie a tutti voi.

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