Addio a Daniel Stern


E’ con profonda commozione e viva partecipazione che scriviamo della scomparsa di Daniel Stern, psicoanalista americano conosciuto e apprezzato a livello internazionale. Una presenza forte e autorevole nel mondo della psicoterapia, una voce chiara e limpida che, con il coraggio e la vivacità che lo caratterizzavano, ha messo in discussione verità consolidate proprio all’interno del mondo psicoanalitico al quale apparteneva. Una vita, la sua, dedicata alla ricerca, allo studio, all’amore per il mondo dell’infanzia che ha imposto non solo alla psicoanalisi ma a qualsiasi orientamento psicoterapico nuove riflessioni e (in alcuni casi) svolte epistemologiche sullo sviluppo, sulla concezione della mente, sulla strutturazione dell’identità e sulla relazione terapeutica.
Per il nostro Istituto Daniel Stern è stato un maestro, un collega, un amico, possibilità inesausta di confronto e dialogo. Sentiamo la gratitudine e l’orgoglio di averlo avuto tra i nostri Didatti.
Tanti sono i doni che, con grande generosità, ha fatto alla nostra Scuola nelle sue lezioni. Uno scambio teorico fertile e fecondo di sempre nuovi pensieri e riflessioni in uno sfondo di grande vitalità e presenza nel “momento presente” dell’incontro con Margherita, con gli allievi e con i didatti.
La vitalità del suo pensiero e del suo esser-ci, continueranno a costituire per noi una presenza importante, un “now moment” nella ricerca di sempre nuove verità.
 
La morte è la curva della strada,
morire è solo non essere visto.
Se ascolto, sento il tuo passo
esistere come io esisto.
 
La terra è fatta di cielo.
La menzogna non ha nido.
Nessuno si è mai perduto.
Tutto è verità e via. 
(Fernando Pessoa)
 

11 commenti su “Addio a Daniel Stern”

  1. Sicurezza ed ebrezza nel sentire di camminare sulla strada segnata da tali Maestri, rivederli nelle parole, nei gesti, nei pensieri dei didatti e degli allievi della scuola. Grazie Daniel!

    Rispondi
  2. La morte di Daniel Stern mi ha colpito nel profondo del cuore
    Lui era una prova di quanto interezza la teoria sella Gestalt nel mondo del
    pensiero illuminato. La sua vicinanza ci faceva sentire che lo sforzo
    per far conoscere e capire la nostra teoria, sforzo fatto per tutti noi, ha un senso aldilà del nostro mondo immediato
    La luminosità del suo pensiero e la generosità della sua modalità
    ci ha fatto crescere a tutti noi
    Solo un grande amore ha la generosità di abbandonare vecchi pensieri
    belli pero estemporanee per adattarsi al bene comune

    Rispondi
  3. Il modo in cui ci ha insegnato a guardare con meraviglia e incanto al mondo infantile è per me un grande insegnamento che Stern ha lasciato nella mia vita di terapeuta e padre. Il modo in cui si è accostato alla Psicoterapia della Gestalt, da psicoanalista, e il modo in cui si è fidato del potere intagrativo del contatto con una teoria diversa è un grande esempio di apertura e creatività. Grazie Daniel e grazie a Margherita che ha reso possibile questa relazione in tempi di lotte e divisioni.

    Rispondi
  4. Sono profondamente addolorata. Ho avuto la fortuna di conoscerlo personalmente. Ricordo con affetto la sua grande umiltà nel farci partecipi del suo sapere, conservo i libri letti e riletti dall’Università in poi,
    i suoi straordinari studi sui processi evolutivi, pietre miliari della ricerca psicologica. Mi porto impresse nella memoria le appassionate discussioni teoriche con i vari didatti della Gestalt nei i tanti seminari organizzati dall’ Istituto, la sua grande apertura verso il mondo gestaltico, la sua ironia e autoironia, il suo modo di relazionarsi con la platea, curioso di ciascuna anima, umile come solo alcuni grandi sanno esserlo, mai arrogante ma soprattutto mi viene in mente una cena condivisa, assieme a Margherita e ad altri colleghi, un’istantanea della quale, custodisco gelosamente. Questa notizia è un brutto “now moment” per me (espressione coniata da lui sulla quale il dibattito diventava sempre vivace!). Mi spiace pensare di non rivederlo più e so di essere stata fortunata ad averlo avuto tra i miei formatori. Ciao Daniel!

    Rispondi
  5. Mi communove leggere la notizia della scomparsa di D. Stern, ho avuto il piacere di conoscerlo personalmente grazie all’Istituto e a Margherita, se penso a lui rivedo il suo sorriso e la sua disponibilità al confronto in modo leggero e mai polemico. Considero un’esperienza fondamentale per la mia formazione averlo visto lavorare. Grazie!

    Rispondi
  6. Non riesco ad immagginare che non è più tra noi, che non verrà più a tenere quei fantastici seminari. La prima volta che l’ho incontrato era il lontano 1991, i miei primi approcci con la psicoterapia: ne rimasi affascinata! Non riuscii a trovare il suo libro in libreria “La nascita del sè” e conservo ancora le fotocopie di quel testo prestatomi da un’amica. In questi 20 anni ho seguito l’evoluzione del suo pensiero grazie a Margherita e grazie a lei e all’HCC Italy non smetterò mai di sentirlo un pilastro della mia formazione. Grazie Daniel.

    Rispondi
  7. Quanto dolore mi procura questa notizia, ad un tempo improvvisa ma anche segretamente paventata, conoscendo le sue ormai precarie condizioni di salute…
    Un pensiero personale a te, Daniel: i tuoi seminari hanno segnato uno l’inizio del mio percorso da allieva, il secondo l’inizio del percorso da allieva didatta. Ti sono grata per il solo fatto di averti conosciuto, autore famoso di tanti dei miei testi universitari, di aver condiviso con te una cena “casalinga” in casa di una collega, di aver parlato con te in francese visto che io non mastico troppo l’inglese, di avermi confessato che le tue migliori teorie sono nate assieme ad altri colleghi “mangiando formaggio e bevendo vino rosso”… meravigliosa profondità della tua superficie…
    Un pensiero a Margherita: grazie di cuore per avermi dato la splendida opportunità di conoscere un maestro come Daniel, che ha lasciato in me non soltanto importanti teorie e genuine aperture al nuovo ma, soprattutto, impronte di fiera e, nel contempo, umile umanità.

    Rispondi
  8. Carissimi tutti, mi sono appena iscritta alla scuola della Gestalt e quindi non ho avuto il privilegio di conoscere Daniel Stern. Parlo di privilegio per la significatività dei suoi contributi per la nostra professione ma soprattutto per le emozioni e i riconoscimenti a lui attribuiti da chi ha potuto conoscerlo. Posso comprendere il dolore di chi sente di aver perso un maestro ma so anche che sarà ancora più grande e prezioso il compito di chi avendolo vissuto come tale potrà diffondere con generosità i suoi insegnamenti. Per questo credo che anche io potrò godere tramite voi della sua ricchezza professionale e umana e per questo già vi ringrazio!
    Secondo me i grandi maestri non muiono perchè i loro pensieri e i loro contributi non solo rimangono ma continuano ad essere fecondi e portatori di nuova luce.
    rosanna

    Rispondi
  9. Conoscerlo è stato un grande dono…la sua umanità, la sua spontaneità nell’avvicinarsi all’altro mi hanno conquistata…mi hanno fatto vedere come si può essere grandi nelle piccole cose.. Un uomo che sapeva vedere oltre il suo essere un grande studioso… importantissimo nella mia formazione…Vivo nella mia memoria, per sempre…
    Grazie Daniel

    Rispondi
  10. Sono commossa e addolorata.Non dimenticherò mai quel giorno a Palermo,il lavoro fatto con Daniel e mia figlia Alice,il suo sguardo,i suoi occhi,un momento unico e irripetibile….

    Rispondi

Lascia un commento