Autismo e Gestalt: Empatia e Teoria della Mente nei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo: le persone con autismo possono riconoscere le emozioni?

Empatia e Teoria della Mente nei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo: le persone con autismo possono riconoscere le emozioni?
 Antonio Narzisi* e Filippo Muratori**

Tratto da Quaderni di Gestalt n.2011-2 (per info ed abbonamenti clicca qui)
 
Riassunto dell’articolo
Le persone con autismo possono riconoscere le emozioni? Questa domanda è il focus del lavoro. I risultati del nostro studio mostrano prestazioni deficitarie nelle prove verbali di Teoria della Mente ma non in compiti di Teoria della Mente contestuale, ovvero nella comprensione dei contesti emotivi, suggerendo che la presenza di spunti contestuali è di aiuto per il riconoscimento delle emozioni in bambini con autismo. Questi dati sono stati brevemente discussi attraverso la teoria dell’isomorfismo interpersonale (Psicologia della Gestalt); la teoria della simulazione incarnata (embodied simulation di Gallese); e la teoria del confine di contatto (psicoterapia della Gestalt).
Inoltre l’elaborazione locale dell’informazione (livello sistematizzante) non è considerata un ostacolo per l’elaborazione globale/gestaltica dell’informazione e per il riconoscimento delle emozioni ma piuttosto come un segno di neuro-diversità.
 
Parole chiave: Autismo; Teoria della Mente; Terapia della Gestalt; Psicologia della Gestalt; Isomorfismo interpersonale.
 


*Psicologo presso l’IRCCS Stella Maris di Calambrone (Pi). Si occupa di clinica e ricerca nell’ambito della diagnosi e trattamento precoce dell’Autismo. E’ docente incaricato di Psicologia dello Sviluppo presso l’Università di Pisa.
**Direttore UOC di Psichiatria dello Sviluppo presso l’Istituto Scientifico Stella Maris di Calambrone (Pi). Insegna Neuropsichiatria Infantile presso l’Università di Pisa.

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