Omosessualità e riflessioni gestaltiche

– Carmen Vázquez Bandín

In questo articolo l’autrice fa un breve excursus nel mondo dell’omosessualità, proponendo alcune ipotesi a partire dalla teoria del sé della psicoterapia della Gestalt. In primo luogo offre una descrizione dei concetti di inclinazione, identità e comportamento sessuale. Successivamente riassume il pensiero di Freud sull’argomento e analizza l’omosessualità come parte nella costruzione e funzionamento della personalità del sé. Conclude con una breve considerazione sull’interazione tra la società attuale e l’omosessualità.

Se non mi avessero chiesto di scrivere su questo argomento non avrei mai pensato di fare una lettura dell’omosessualità inserita all’interno del quadro di riferimento teorico-clinico della psicoterapia della Gestalt. In primo luogo, perché l’omosessualità copre un ampio spettro di sfumature e possibilità; in secondo luogo, perché è come cercare di descrivere perché ci sono uomini che si innamorano di donne bionde, o perché ci sono donne che sono attratte da uomini alti. Un mondo di scelte individuali e personali che non può sempre essere spiegato dalla teoria della Gestalt!

Ma accettata la sfida focalizzerò i miei pensieri sull’omosessualità come un’identità specifica che comprende il modo di essere e di relazionarsi.
La teoria della psicoterapia della Gestalt non cerca e non crea risposte definitive ma stimola la ricerca di spazi di riflessione sugli argomenti. È così anche per l’omosessualità.
Lo studio della sessualità, per lo psicoterapeuta della Gestalt, ha senso solo quando è relativo alla comprensione dell’individuo nel suo insieme, all’interno di una visione olistica ed integrata dell’esperienza.

Negli esseri animali, non esiste funzione alcuna che si svolga indipendentemente dall’oggetto o dall’ambiente, sia che si tratti di funzioni a carattere vegetativo, come la nutrizione e la sessualità, o di natura percettiva, o di origine motoria, o ancora dell’atto di sentire o di ragionare (Perls, Hefferline, Goodman, 1997, p. 38).

Ciò significa che la sessualità non è qualcosa di istintivo, considerando la definizione di istinto offerta dalla biologia, come qualcosa di ereditato, rigido e fissato all’interno di una specie. L’identità sessuale è una delle identità che sviluppiamo nel corso della vita, come l’identità professionale, di figlio, di padre, di madre, ecc. E, ancora, la sessualità è qualcosa di inerente al piacere. A mio parere, l’omosessualità, dovrebbe essere, quindi, intesa come un possibile modo di rapportarsi a se stesso, agli altri e alla vita. In un certo senso si può dire che è un modo in cui un individuo può esprimersi, interagire e proporsi come persona.

I concetti di inclinazione, identità e comportamento sessuale

Prima di entrare nel dettaglio dell’argomento, ritengo funzionale porre l’accento sulle differenze di significato di alcuni termini. L’orientamento sessuale è definito «come l’inclinazione o la preferenza per il sesso opposto (eterosessualità), per lo stesso sesso (omosessualità), o per gli entrambi sessi (bisessualità)» (Soler, 2005, p. 7). Se guardiamo alla storia della umanità vediamo che l’orientamento sessuale è stato considerato in vari modi a seconda dei diversi periodi storici e culture. «La concezione dell’omosessualità si è evoluta nel corso della storia. All’inizio è stata considerata come normale e naturale, poi come peccato, delitto, malattia o disturbo mentale. La concezione attuale la ritiene una variante del comportamento sessuale normale» (Campo, 2005, p. 22).

L’identità sessuale è data dalla dimensione biologica e psicologica che permettono all’individuo di riconoscersi come appartenente ad un sesso, maschile o femminile, indipendentemente dall’identità di genere (sentirsi maschio o femmina) o dall’orientamento sessuale (trend o inclinazione sessuale). Questo concetto è strettamente legato all’identità di genere, al punto che spesso vengono utilizzati come sinonimi.

Il comportamento sessuale umano è il comportamento che gli esseri umani sviluppano per trovare partner sessuali, ottenere l’approvazione di potenziali compagni, stringere relazioni, e dare voce al desiderio sessuale. Si riferisce ad un ampio spettro di comportamenti che vanno dai più usuali ai meno frequenti, dalle relazioni di coppia agli abusi sessuali.

(…)

L’articolo affronta i seguenti temi:

  • L’origine del concetto di identità sessuale
  • Freud e l’omosessualità
  • La psicoterapia della Gestalt e l’omosessualità
  • Una breve riflessione psicologica

 
 

Quaderni di Gestalt, Vol XXVII, 2014-1, I vissuti sessuali in psicoterapia
Rivista semestrale di psicoterapia della Gestalt, edita da Franco Angeli

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