Quaderni di Gestalt n.2018/2

Quaderni di Gestal 2018-2 la svolta etica in psicoterapia della Gestalt

Quaderni di Gestalt
2018/2 – volume XXXI
La svolta etica in psicoterapia della Gestalt

Indice del numero

Margherita Spagnuolo Lobb riceve il premio alla carriera
di Giuseppe Sampognaro
EDITORIALE
La svolta etica in psicoterapia della Gestalt
di Margherita Spagnuolo Lobb

DIALOGHI
Esperire e comprendere in psicoanalisi ed in psicoterapia della Gestalt
Dialogo tra Donna M. Orange, Bernd Bocian e Margherita Spagnuolo Lobb
RELAZIONI
Il custode del mio altro. Risorse per una svolta etica in psicoterapia
di Donna M. Orange
Lʼesperienza diretta del contatto con lʼalterità: risposta etica e responsabile a un mondo desensibilizzato. Risposta alla relazione di Donna M. Orange, “Il custode del mio altro: risorse per una svolta etica in psicoterapia”
di Dan Bloom
Etica ed estetica della presenza. Risposta alla relazione di Donna M. Orange, “Il custode del mio altro: risorse per una svolta etica in psicoterapia”
di Lynne Jacobs
Dalla colpa al fallibilismo: superare la posizione narcisistica con l’atteggiamento estetico. Risposta alla relazione di Donna M. Orange, “Il custode del mio altro: risorse per una svolta etica in psicoterapia”
di Margherita Spagnuolo Lobb
Il sogno nella relazione e la relazione nel sogno
di Martin Jára
GESTALT IN AZIONE
Sentire-con: il supervisore e lʼesperienza di gruppo
di Ezio Farinetti
CONGRESSI
Corporeità e psicopatologia. Psicoterapia della Gestalt e nuovi sviluppi scientifici sulla sincronia terapeutica (Siracusa, 8-9 giugno 2018)
di Corrada Valentina Di Rosa
Il rispetto radicale: la psicoterapia della Gestalt in tempi difficili. Conferenza dellʼAssociation for the Advancement of Gestalt Therapy (AAGT) (Toronto, 14-19 agosto 2018)
di Lee Zevy
RECENSIONI
Cole P., Reese D. (2017). New Direction in Gestalt Group Therapy.
Relational Ground, Authentic Self.
di Peter Philippson
Pennac D. (2012). Storia di un corpo.
di Giovanna Triberio
COMMEMORAZIONI
In memoriam: Georges Wollants (1941-2018)
di Guus Klaren

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Contenuti

La svolta etica in psicoterapia della Gestalt

Questo numero è dedicato al concetto di svolta etica: un movimento di pensiero terapeutico di cui tanto si parla da alcuni anni a questa parte, e che è legato al nome di Donna M. Orange, psicoanalista relazionale statunitense con cui il nostro Istituto è in costante dialogo. Come l’idea di svolta etica, nata in ambito psicoanalitico, può essere declinata in psicoterapia della Gestalt? Gli articoli che affrontano questa tematica riportano la relazione magistrale presentata da Donna M. Orange al congresso congiunto della AAGT (Association for the Advancement of Gestalt Therapy) e EAGT (European Association for Gestalt Therapy), svoltosi a Taormina nel settembre 2016. In quella circostanza Donna ci ha “provocati” con i suoi concetti di alterità e fallibilismo, con uno sviluppo molto toccante del pensiero sull’alterità di Emmanuel Lévinas.

Mettere al centro l’altro vuol dire interessarsi innanzitutto a lui, più che a noi. In termini clinici, questo implica scaricare la nostra ansia narcisistica che ci porta ad associare la responsabilità terapeutica ad un senso di colpa. Se accettiamo la nostra condizione fallibile, possiamo vivere la responsabilità terapeutica con un atteggiamento di condivisione umana, in cui il focus di attenzione non è la preoccupazione di non essere all’altezza ma l’interesse per l’altro. È proprio la nostra natura fallibile che ci consente di ricontestualizzare il nostro apporto nella terapia, la cui importanza è legata alla co-creazione, alla reciprocità del contatto tra terapeuta e paziente, più che all’azione del terapeuta. Si tratta di un cambiamento di paradigma che consente di superare l’ostacolo di una diffusa cultura narcisistica.

Donna era già stata ospite dell’Istituto di Gestalt HCC Italy nel 2014, a Milano, Università Bicocca, e nel 2016 a Palermo. In quei due incontri avevamo dialogato sul fallibilismo del terapeuta e sull’alterità. Nel 2016 è stata una dei relatori magistrali al convegno internazionale di Taormina. Infine è tornata quest’anno, nel 2018, nel nostro Istituto, a Palermo, per un convegno sulla compassione in psicoterapia.

Durante questo ultimo convegno abbiamo realizzato un dialogo sulla comprensione e compassione in psicoterapia, tra lei, Bernd Bocian e la sottoscritta. Il video originale, in inglese, di questo dialogo è pubblicato nella pagina https://www.gestaltitaly.com/online-video-free-access/

Nella sezione Dialoghi di questo numero dei Quaderni di Gestalt, pubblichiamo la versione italiana: “Esperire e comprendere in psicoanalisi ed in psicoterapia della Gestalt”.

La sezione Relazioni presenta il discorso magistrale che Donna ha tenuto a Taormina, a settembre 2016, “Il custode del mio altro. Risorse per una svolta etica in psicoterapia”, seguito dal commento di tre psicoterapeuti della Gestalt, Dan Bloom, Lynne Jacobs e la sottoscritta. Ognuno di noi tre applica alla epistemologia e alla clinica gestaltica, con una angolatura diversa, il discorso di Donna. Dan Bloom, in “L’esperienza diretta del contatto con l’alterità: risposta etica e responsabile a un mondo desensibilizzato”, evidenzia la connessione tra i concetti di altro, relazione terapeutica e svolta etica, alla luce delle esigenze cliniche contemporanee. Lynne Jacobs, in “Etica ed estetica della presenza”, sottolinea come la psicoterapia della Gestalt si riferisce ad un tipo di contatto che sostiene la presenza e la consapevolezza, la libertà e la responsabilità. Nel mio commento, “Dalla colpa al fallibilismo: superare la posizione narcisistica con l’atteggiamento estetico”, sottolineo il passaggio oggi necessario dalla posizione narcisistica ad un’etica dell’alterità e di campo.

Queste quattro relazioni costituiscono una gestalt unitaria, uno stimolo alla riflessione sul tema etico in psicoterapia della Gestalt. Ringrazio Donna per il suo contributo, i colleghi Lynne Jacobs e Dan Bloom, per le loro stimolanti e appassionate riflessioni gestaltiche, e Stefania Benini per avere tradotto tutte le relazioni.

La sezione Relazioni si chiude con un contributo di Martin Jára, un collega della Repubblica Ceca: “Il sogno nella relazione e la relazione nel sogno”. Anche in questo articolo troviamo la sottolineatura estetica e di campo del lavoro gestaltico con i sogni.

Nella sezione Gestalt in Azione, Ezio Farinetti presenta un contributo sulla supervisione, “Sentire-con: il supervisore e l’esperienza di gruppo”. Ezio è un allievo del quarto anno della scuola di specializzazione, sede di Milano; in questo articolo legge in chiave estetica la sua significativa esperienza di supervisore di gruppi di operatori sociali.

Nella sezione Congressi, Valentina Di Rosa ci racconta il tradizionale convegno internazionale che l’Istituto di Gestalt HCC Italy organizza a Siracusa, in occasione delle recite classiche presso il teatro greco. “Corporeità e psicopatologia. Psicoterapia della Gestalt e nuovi sviluppi scientifici sulla sincronia terapeutica”, è il titolo del convegno in cui Wolfgang Tschacher, un ricercatore dell’università di Berna, ha dialogato con noi sull’importanza della “danza”, ossia dei movimenti e della reciprocità tra terapeuta e paziente, ai fini della alleanza terapeutica.

A seguire, Lee Zevy, una decana del New York Institute for Gestalt Therapy ci racconta il convegno della AAGT, svoltosi a Toronto nell’agosto 2018, “Il rispetto radicale: la psicoterapia della Gestalt in tempi difficili”. È un onore per la nostra rivista potere offrire lo sguardo internazionale di Lee su questo convegno, in cui ho ricevuto tra l’altro il premio alla carriera. La versione inglese originale di questo racconto è pubblicato nella pagina free access del sito www.gestaltitaly.com

Nella sezione Recensioni, Peter Philippson, un collega di Manchester (UK), presenta il libro di Peter Cole e Daisy Reese, New Direction in Gestalt Group Therapy. Relational Ground, Authentic Self, mentre Giovanna Triberio recensisce per i lettori dei Quaderni di Gestalt il libro di Daniel Pennac, Storia di un corpo.

Il numero si chiude con un ricordo, scritto da GuusKlaren, del caro amico e collega belga Georges Wollants, una perdita così dolorosa per me che non sono riuscita a raccontarla in prima persona.

Questo numero si apre con la comunicazione del premio alla carriera che mi è stato assegnato dalla AAGT lo scorso agosto a Toronto. Ringrazio Giuseppe Sampognaro, direttore responsabile della rivista, per averla redatta e tutti i colleghi dell’Istituto di Gestalt HCC Italy per l’affetto che mi hanno dimostrato in questa occasione. Ringrazio Fulvio Giardina, presidente dell’Ordine degli Psicologi della Regione Sicilia, e tutti i componenti il Consiglio dell’Ordine per i meriti riconosciutimi lo scorso ottobre.

Ringrazio i section editors e tutti i colleghi che hanno collaborato per la realizzazione di questo numero e auguro ai giovani psicoterapeuti e agli allievi delle scuole di psicoterapia di sviluppare la loro professione liberandosi dell’ansia di essere bravi e tuffandosi nel sentimento di com-passione per la sofferenza percepita dai loro pazienti, garanzia di una relazione terapeutica efficace e portatrice di cambiamenti umani e relazionali profondi.

Margherita Spagnuolo Lobb

Dicembre 2018