Essere psicoterapeuti in tempo di guerra
Nuovi strumenti clinici gestaltici e coscienza politica
A cura di Margherita Spagnuolo Lobb, Pietro A. Cavaleri, Mattia Romano, Giacomo Bisonti
Quarta di copertina
È possibile che i conflitti sociali e politici del nostro tempo non contaminino il setting della psicoterapia?
Più che indagare sulle ragioni della guerra, questo libro offre testimonianze di psicoterapeuti che lavorano in trincea o che non vogliono dimenticare che viviamo in tempi di guerra. Lo scopo è di declinare strumenti clinici adatti ai tempi di pace (in cui tutte le psicoterapie sono nate), a questi tempi di guerra, in cui il trauma è diventato collettivo e tocca tutti – pazienti e terapeuti – con emozioni di angoscia di morte, rabbia e odio verso il nemico, lutto, pena per le persone che soffrono. È possibile mantenersi lucidi e neutrali nella funzione terapeutica, attraversare emozioni così traumatiche senza fuggire o morire?
A questa domanda rispondono psicoterapeuti ucraini, russi, pacifisti, filosofi e testimoni della nascita dell’Unione Europea. Il libro è stato pensato e curato da due didatti senior e due allievi di una scuola di specializzazione in psicoterapia della Gestalt, che, dal loro divario generazionale, affrontano il confine della competenza psicoterapica tra presente e futuro.
Come sottolinea Paolo Migone nella Prefazione, questo libro è coraggioso perché non nega le emozioni più terribili della guerra, ma cerca di attraversarle, per trovare nuovi strumenti clinici in grado di aiutare i pazienti nel loro sconvolgimento e sostenere i terapeuti nel loro ruolo di cura.
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I curatori
Margherita Spagnuolo Lobb, psicologa, psicoterapeuta, direttrice dell’Istituto di Gestalt HCC Italy (Siracusa, Palermo, Milano – www.gestalt.it). Full Member: NYIGT, SPR, GTA. Past-President: EAGT, FISIG, SIPG, FIAP.
Pietro Andrea Cavaleri, psicologo, psicoterapeuta, laureato in Psicologia e Filosofia. Didatta presso la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia dell’Istituto di Gestalt HCC Italy. Ha insegnato presso diverse università.
Mattia Romano, psicologo, in formazione in psicoterapia della Gestalt presso l’Istituto di Gestalt HCC Italy, opera in regime privato e in collaborazione con alcune associazioni per attività clinica a Milano.
Giacomo Bisonti, in formazione in psicoterapia della Gestalt presso l’Istituto di Gestalt HCC Italy, svolge attività privata e collabora con alcune associazioni a Bologna per interventi di natura clinica e nell’ambito delle cure palliative.
Indice
Prefazione
Paolo Migone
Introduzione. La speranza genera la pace, la paura genera la guerra
Pietro Andrea Cavaleri, Margherita Spagnuolo Lobb
Gli psicoterapeuti della Gestalt in tempi di guerra: la generosità, il coraggio, la commozione che attraversano le frontiere
Margherita Spagnuolo Lobb
Il sapere della psicologia e la guerra
Pietro Andrea Cavaleri
Fiducia ed esperienza vivente
Alice Pugliese
L’evoluzione dello spirito europeo
Stefania Benini
Sostenere la dignità umana in un campo in crisi
Guus Klaren
Psicoterapeuti in tempo di guerra: appunti di due terapeute ucraine
Elena Kolomiiets, Inna Didkovska
La condizione di “prigionia” degli psicoterapeuti russi. L’etica personale e professionale
Max Mishchenko
L’inferno libico: una tragedia che riguarda lo sfondo del mondo. La psicoterapia con Ebrima
Giuseppe Cannella
Al vostro fianco senza pacificarvi prematuramente. La terapia della Gestalt ha qualcosa a che fare con la pace? Volare con vista dall’alto
Eduardo Salvador
Il presente del futuro. Riflessioni conclusive sull’essere terapeuti dell’oggi e del domani
Mattia Romano, Giacomo Bisonti