Definizione Spontaneità

Dal latino spontānĕus, formato da spontĕ=volontariamente, ablativo di spons=volontà, impulso.

“La spontaneità consiste nell’afferrare, nell’illuminarsi e nel crescere insieme con tutti quegli elementi dell’ambiente che vi sembrano utili e interessanti” (Perls, Hefferline e Goodman, 1997, p. 41).

“La spontaneità è il sentimento di agire l’organismo/ambiente che si sta sviluppando, di non essere né semplicemente il suo artigiano né il suo prodotto finito, ma di crescere in esso. La spontaneità non è direttiva né autodirettiva, né significa essere trascinati dalla corrente rimanendo tuttavia fondamentalmente disimpegnati; significa piuttosto lo scoprire-e-inventare man mano che si va avanti, che si è impegnati e si accetta. L’elemento spontaneo è allo stesso tempo attivo e passivo, è la volontà e l’oggetto dell’azione; o meglio, è equidistante, è un’imparzialità creativa, è un disinteresse non nel senso di non essere eccitato o di non essere creativo, poiché eccitazione e creatività sono i tratti specifici della spontaneità, ma nel senso di costruire un’unità precedente (e successiva) all’attività e alla passività e che le contiene entrambe. […] Gli estremi della spontaneità sono da una parte l’intenzionalità e dall’altra il rilassamento” (ibidem, p.183).

“La spontaneità è la qualità che accompagna l’essere pienamente presenti al confine di contatto, con la consapevolezza di sé, nel pieno uso dei propri sensi. Questa è la condizione per vedere l’altro chiaramente. […] Quando la spontaneità è interrotta, l’eccitazione diventa ansia da evitare” (Spagnuolo Lobb, 2011, p.84).

Bibliografia

Perls F., Hefferline R.F., Goodman P. (1997). Teoria e pratica della terapia della Gestalt. Vitalità e accrescimento nella personalità umana, Roma: Astrolabio.

Spagnuolo Lobb. M. (2011). Il now-for-next in psicoterapia. La psicoterapia della Gestalt raccontata nella società post-moderna, Milano: Franco Angeli.

Hanno contribuito alla redazione della voce:
Resp. di redazione – Silvia Tinaglia
Collaboratori (in ordine cronologico) – Susanna Marotta, Federica Falzone, Antonella Montalbano